Il progressivo invecchiamento della popolazione ha portato alla necessità di affrontare con urgenza numerose condizioni legate alla senescenza. Tra queste, la sarcopenia rappresenta attualmente una condizione patologica emergente, caratterizzata dalla perdita progressiva di massa e forza muscolare associata all’invecchiamento. Quest’alterazione non solo compromette la mobilità e la qualità della vita, ma sembra anche manifestare una correlazione significativa con il dolore cronico, un problema frequentemente riscontrato tra gli anziani. La congiunzione di questi due fattori amplifica il grado di disabilità nei pazienti, determinando limitazioni motorie, insorgenza di depressione e compromettendo l’autonomia personale.

La relazione tra sarcopenia e dolore cronico è ancora oggetto di studio e non è completamente definita. Ricerche hanno dimostrato che le persone affette da sarcopenia tendono a riportare tassi di dolore superiori rispetto alla popolazione non colpita. Tuttavia, rimane un dibattito aperto circa la direzione di questa interazione: è il dolore cronico a elevare il rischio di sarcopenia, oppure la sarcopenia stessa a intensificare la percezione del dolore? È possibile che esista un ciclo vizioso in cui entrambi i fattori si influenzano reciprocamente? Studi recenti hanno fornito risultati contrastanti sugli effetti del dolore nell’insorgenza della sarcopenia; uno di questi ha evidenziato che solo il dolore severo è correlato alla sarcopenia, suggerendo che l’uso di farmaci analgesici possa avere un ruolo significativo in questa relazione.

Una revisione sistematica pubblicata sul *Journal of Pain Research* ha analizzato ben 17 studi osservazionali che includevano oltre 33.600 partecipanti. Da questo studio è emerso che la prevalenza complessiva della sarcopenia tra adulti anziani affetti da dolore cronico è dell’11%. Inoltre, è stato riscontrato un aumento del rischio di oltre il 50% di soffrire di sarcopenia nei pazienti con dolore cronico. Un’analisi per sottogruppi ha rivelato che nei paesi a basso reddito l’associazione era ancor più accentuata, arrivando fino al 70% rispetto al 38% nei paesi ad alto reddito. Questa disparità può essere spiegata da un accesso limitato a cure sanitarie adeguate e da insufficienti risorse mediche in tali contesti, che ostacolano severamente l’implementazione di interventi efficaci per gli anziani affetti da dolore cronico. Inoltre, nei paesi a basso reddito, i livelli di istruzione generalmente più bassi possono contribuire a una scarsa consapevolezza sulla gestione del dolore e delle conseguenze della sarcopenia.

Questi dati evidenziano con urgenza la necessità di aumentare la consapevolezza e la prontezza nel riconoscimento di pazienti che soffrono di sarcopenia e dolore cronico, al fine di garantire un approccio terapeutico adeguato. Appare quindi imprescindibile lo sviluppo di approcci integrati, che combinino interventi sanitari e sociali, mirati alla prevenzione e cura di questa fascia di popolazione. Un elemento chiave di tali strategie potrebbe essere rappresentato da programmi di esercizio fisico, progettati per migliorare la forza e l’endurance, e da una nutrizione ottimale, in particolare un’alimentazione ricca di proteine, che possono contribuire a rallentare sia la progressione della sarcopenia sia la cronicizzazione del dolore.

Infine, risulta fondamentale l’adozione di un approccio individualizzato al trattamento del dolore, che prenda in considerazione non solo le specificità fisiche dell’anziano, ma anche le componenti psicologiche e sociali della sua vita.

Chen J, Wang X, Xu Z. Sarcopenia and Chronic Pain in the Elderly: A Systematic Review and Meta-Analysis. J Pain Res. 2023 Oct 26;16:3569-3581. doi: 10.2147/JPR.S435866. PMID: 37908777; PMCID: PMC10614663.