Dal gennaio al giugno 2018 si sono svolti dal nord al sud del nostro bel paese 12 incontri regionali finalizzati all’approfondimento di importanti tematiche come le sindromi algodistrofiche, la terapia infiltrativa articolare in tutti i suoi aspetti, incluse le problematiche medico-legali connesse, e la criticità delle Legge 38/2010 nelle sue difficoltà applicative. Inoltre, sono stati presentati e discussi in modalità interattiva 2 casi clinici rappresentativi della normale attività quotidiana ambulatoriale. Sono stati giorni di intenso lavoro in cui specialisti di ortopedia, reumatologia e fisiatria si sono confrontati nel rispetto della multidisciplinarietà ed in linea con lo spirito stesso della società G.U.I.D.A. Qualche numero consente di capire meglio l’importanza dell’iniziativa: 12 regioni coinvolte su tutto il territorio nazionale partendo dai Giardini Naxos di Taormina a gennaio, facendo poi tappa a Baveno, Napoli, Roma, Padova, Sestri Levante, Lazise, Pisa, Reggio Calabria, Bari per poi concludere a Bologna a giugno. Agli incontri hanno partecipato 387 specialisti in ortopedia, reumatologia e fisiatria, che gestiscono con maggiore frequenza i pazienti affetti da dolore muscolo-scheletrico e da algodistrofia. desiderosi di migliorare l’approccio a chi soffre di dolore muscolo-scheletrico cronico e di algodistrodia e che non vede ancora risposta ai loro bisogni nonostante la legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore.
Sono state approfondite e discusse attivamente tematiche come le sindromi algodistrofiche. E’ stato ribadito infatti il concetto che la diagnosi di algodistrofia è essenzialmente basata su criteri clinici, non esistendo test o indagini strumentali specifici che la accertino e dove i criteri standardizzati (Budapest, Atkins e Veldaman) vengono utilizzati solo a conferma di un indirizzo diagnostico già in atto, e dell’efficacia della terapia con Acido Neridronico, unico farmaco con indicazione ministeriale. E’ stata eseguita una approfondita riesamina della Legge 38/2010 e delle sue criticità applicative ancora resistenti nella normale pratica quotidianità lavorativa delle nostre Unità Operative. Ulteriore approfondimento è stato fatto anche in merito alla partica infiltrativa con l’utilizzo sia di farmaci validati che innovativi.
Il vero punto di forza di questi incontri è stata la presentazione e la discussione dei casi clinici affrontati con specifico metodo multimediale pratico ed interattivo. I partecipanti sono stati divisi in piccoli gruppi multidisciplinari a cui è stata proposta la valutazione e la risoluzione di due casi clinici permettendo così ai diversi specialisti ortopedici, reumatologi e fisiatri una partecipazione attiva confrontandosi ed interagendo tra loro nel diverso approccio clinico diagnostico e terapeutico in modo da arricchire e vivacizzare la discussione. A ciascun gruppo è stata data la possibilità di scegliere attivamente gli approfondimenti diagnostici e terapeutici a loro giudizio più idonei alla conclusione del caso clinico. Alle scelte diagnostico-terapeutiche corrette è stato quindi attribuito un punteggio premiante e penalizzante per quelle non corrette. Al termine, i diversi gruppi multidisciplinari si sono poi confrontati tra loro con una vivace discussione consentendo così di tracciare le basi di un percorso interdisciplinare basato sull’ integrazione delle varie competenze e finalizzato alla gestione ottimale del paziente con dolore.
Con i Congressi Regionali è stato ottenuto un feedback molto positivo sullo scambio di esperienze e idee proprio nel rispetto dell’interdisciplinarietà societaria di G.U.I.D.A. E’ solo attraverso il lavoro interdisciplinare che si può ottimizzare la gestione del paziente con dolore muscolo-scheletrico e dell’ algodistrofia coinvolgendo attivamente gli specialisti ortopedici, reumatologi e fisiatri nella gestione del dolore.

Dr.ssa Giuseppina Resmini