Le fratture vertebrali cliniche (quelle per le quali si consulta un medico e si definisce una diagnosi) nei pazienti affetti da osteoporosi sono un importante complicanza medico-sociale che affligge circa 1,4 milioni di persone nel mondo.

La loro gestione risulta spesso particolarmente complicata anche a causa del dolore e della disabilità residua.
Tra le possibilità terapeutiche, la vertebroplastica rappresenta una alternativa frequentemente utilizzata.
Essa consiste nell’iniezione di uno speciale tipo di cemento nelle vertebra fratturata per stabilizzare la frattura nonché alleviare le sofferenza del paziente.
Un recente studio australiano, pubblicato su Lancet, ha confrontato l’efficacia della vertebroplastica rispetto a un trattamento placebo (antidolorifici, riposo, tutori) nella risoluzione del dolore acuto in pazienti con frattura vertebrale incorsa nelle 6 settimane precedenti all’arruolamento. Lo studio, che ha incluso 120 pazienti, ha dimostrato a 14 giorni dal trattamento una riduzione del dolore al di sotto di 4 secondo la scala NRS (numeric rating scale) nel 23% dei casi mentre nel 53% dei pazienti del gruppo placebo aveva ancora dolore moderato-severo.
Inoltre i pazienti trattati con vertebroplastica hanno riportato una riduzione del dolore superiore in tutti i tempi di studio rispetto al gruppo di controllo. Pertanto questo studio ha dimostrato come la vertebroplastica sia una metodica sicura e soprattutto valida nel ridurre il dolore nelle fratture vertebrali da fragilità.

Marco Paoletta

http://www.azomedical.com/articles/?app=Osteoporosis&type=3&id=6e97749c-a25f-4795-a3b8-f98e05be52b8