I Congresso Nazionale Società Italiana G.U.I.D.A.
La lotta contro il dolore rappresenta una delle sfide più importanti della professione medica. Il dolore può rappresentare un epifenomeno benefico ai fini della sopravvivenza (pensiamo al bambino che si brucia imparando il pericolo del fuoco, o all’adulto che impara a non muovere un segmento corporeo in via di guarigione), ma può trasformarsi di per sé in patologia cronica altamente invalidante.
L’apparato muscolo-scheletrico è tra le sedi più frequenti di dolore acuto o cronico, focale o diffuso, con meccanismi fisiopatologici ancora non completamente chiariti. Il dolore muscolo scheletrico cronico riguarda oltre il 26% della popolazione italiana, con una percentuale superiore al 70% se si considera la fascia di popolazione di età superiore ai 60 anni. Il mal di schiena è l’esempio più comune di dolore muscoloscheletrico cronico ed è la più frequente conseguenza di traumatismi correlati con l’attività lavorativa nelle società occidentali e rappresenta anche il disordine muscolo scheletrico occupazionale più dispendioso. Per dare la dimensione del problema è necessario ricordare come circa l’80% delle persone dichiarino di aver sofferto almeno una volta nella loro vita di mal di schiena e come questo disturbo rappresenti la prima causa di assenza dal lavoro nei soggetti in età lavorativa. Anche l’algodistrofia (Sindrome Dolorosa Regionale Complessa), patologia relativamente rara, rappresenta un caso emblematico per la sua sintomatologia dolorosa caratterizzata principalmente da iperalgesia, allodinia ed impotenza funzionale della mano e del piede post-traumatica e/o post-chirurgica soprattutto nel sesso femminile di età compresa tra i 55 e i 75 anni. Se non trattata precocemente l’algodistrofia può causare invalidità permanente.
I relativi costi sanitari, sia diretti che indiretti, sono esorbitanti e stimati intorno al 2.3% del PIL. Il costo del dolore muscoloscheletrico è secondo soltanto a quello della patologia cardiovascolare e riuscire a diagnosticare e trattare al meglio il dolore cronico può aiutare a contenere la spesa pubblica.
La percentuale di pazienti con dolore moderato/severo che riceve una adeguata terapia analgesica è di poco superiore al 50%. Con la legge 38 del marzo 2010, specifica sul trattamento del dolore cronico, è stato sancito il diritto di ogni paziente con dolore cronico ad essere curato e a non soffrire, garantendo così l’accesso alla terapia del dolore nel rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana. Sarà pertanto fondamentale delineare un percorso diagnostico che partendo dall’anamnesi del paziente con dolore muscoloscheletrico caratterizzi e quantifichi il tipo, la durata, la gravità, la localizzazione del dolore attraverso l’utilizzo di opportune scale validate, oppure questionari su quanto il dolore impatti le capacità funzionali e più in generale la qualità di vita. La moderna farmacopea e soprattutto un nuovo approccio nei confronti del dolore cronico, non più visto come sintomo ma come malattia vera e propria, rendono non solo possibile ma anche necessario un approccio clinico multidisciplinare, finalizzato al controllo del dolore stesso ed alla riduzione delle gravi conseguenze che esso provoca nel vissuto quotidiano di ciascun paziente.
La multidisciplinarietà di figure specialistiche come l’ortopedico, il fisiatra e il reumatologo rappresentano un elemento indispensabile per approcciare correttamente la complessità diagnostica del dolore muscoloscheletrico, che si riconduce a cause e meccanismi patogenetici molto diversi fra loro. Sara’ necessario quindi definire le modalità per una corretta diagnosi e la terapia del dolore cronico mediante l’utilizzo secondo vari schemi di differenti approcci terapeutici, farmacologici e non farmacologici, attraverso la conoscenza di linee guida condivise e di modelli di studio del dolore basati sull’esperienza maturata in questi ultimi anni nel trattamento di patologie croniche, costituiscono un valido supporto alla pratica clinica quotidiana.
La Società Italiana per la Gestione Unificata ed Interdisciplinare del Dolore muscolo-scheletrico e dell’Algodistrofia. (Società Italiana G.U.I.D.A.) rappresenta la prima Società Scientifica in Italia dedicata a queste problematiche e si caratterizza per il suo approccio interdisciplinare e trasversale tra gli specialisti ortopedici, reumatologi e fisiatri dedicati in prima linea alla gestione delle patologie osteoarticolari. Nei suoi obiettivi la Società Italiana G.UI.D.A. si ripromette di promuovere la ricerca, le attività culturali e la formazione ma soprattutto fare chiarezza sugli aspetti scientifici e gestionali dei pazienti affetti da dolore muscolo-scheletrico e da algodistrofia.
Al fine di concretizzare al meglio la legge 38/2010 elaborando e proponendo dei PDTA multidisciplinari dedicati alle varie condizioni del dolore muscolo scheletrico con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti e di razionalizzare la spesa sanitaria attraverso il principio dell’appropriatezza, abbiamo organizzato a Napoli il prossimo anno dal 9 al 11 marzo il primo convegno nazionale della Società Italiana G.U.I.D.A. L’occasione si presenta importante per tutta la classe medico specialistica coinvolta per fare un attento punto sulle problematiche connesse alla gestione del dolore muscolo-scheletrico e dell’algodistrofia. Verranno discusse tematiche come:
- la gestione farmacologica e non del dolore muscolo scheletrico con nuovi approcci e revisioni di precedenti raccomandazioni
- le modalità di una corretta diagnosi e terapia del dolore cronico, che prevedono l’utilizzo secondo vari schemi di associazione di differenti farmaci e le loro possibili interazioni
- la disponibilità di linee guida condivise e di modelli di studio del dolore basati sull’esperienza maturata in questi ultimi anni nel trattamento di patologie croniche come la fibromialgia, la lombalgia-lombosciatalgia,l’osteoartrosi e le sindromi algodistrofiche
- le strategie terapeutiche come terapie fisiche, agopontura e osteopatia utilizzate per il trattamento del dolore cronico
- la gestione del dolore nella chirurgia protesica
- dolore e postura.
Il congresso prevederà la partecipazione dei massimi esperti del dolore muscolo-scheletrico e dell’algodistrofia. Allo stesso tempo ampio spazio sarà ai momenti di partecipazione attiva degli iscritti mediante innovativi approcci informativi ed educazionali. Non mancheranno infine workshop pratici su specifiche metodiche diagnostiche e terapeutiche del dolore muscolo-scheletrico.
Vi invitiamo tutti a partecipare e vi aspettiamo a Napoli !
Giuseppina Resmini

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