Prevalenza del dolore neuropatico in pazienti con Lombalgia
La lombalgia rappresenta una condizione dolorosa estremamente eterogenea. Essa può assumere connotazioni diversificate nell’ambito della popolazione in termini di modalità di insorgenza, possibili cause, durata, risposta ai trattamenti e risoluzione della sintomatologia.
Dal punto di vista fisiopatologico la comparsa dei sintomi può essere ricondotta fondamentalmente a tre fenomeni: dolore nocicettivo, dolore neuropatico e dolore misto. Per il clinico è importante riconoscere oppure, quanto meno, ipotizzare il meccanismo fisiopatologico predominante sottostante il dolore, attraverso l’anamnesi, l’esame obiettivo e l’utilizzo di scale di valutazione in modo da impostare una terapia mirata e prevedere una prognosi. Sembra infatti evidente che maggiore è l’influenza della componente neurologica, maggiore è la difficoltà nella gestione della lombalgia a causa di un minor tasso di risposta al trattamento e una maggiore tendenza alla cronicizzazione. I dati in letteratura sono ancora discordanti sul ruolo della componente neuropatica e quanto essa intervenga effettivamente nella genesi del dolore.
Una recente systematic review ha selezionato 20 studi tra il 2004 e il 2015 includenti 14,269 partecipanti, di cui 17 trasversali, 2 di coorte, 1 caso controllo, con lo scopo di calcolare l’influenza del dolore neuropatico nella lombalgia acuta, subacuta e cronica. Le scale più frequentemente utilizzate per isolare il dolore neuropatico sono state la Pain DETECT questionnaire (PDQ) e il Douleur Neuropathique 4 (DN4), mentre meno di frequente utilizzo sono state il Neuropathic Pain Questionnaire (NPQ), e lo Standardized Evaluation of Pain (StEP). Il risultato dell’analisi dei dati raccolti dai singoli studi ha evidenziato che la componente neuropatica è mediamente presente nel 47%, sommando sia le forme di dolore neuropatico assolute che le forme di dolore misto, indicando come essa sia una importante sfaccettatura da tenere ben presente durante la fase diagnostica e la decisione terapeutica. Valutando i singoli studi invece, la prevalenza del dolore neuropatico varia dal 28.1% al 71.2% indicando sia una differente modalità di inclusione, diversi setting e disegni di studio sia, in realtà, una effettiva carenza dei questionari utilizzati nell’identificazione della componente neuropatica nel dolore misto, sottostimando in tal modo il fenomeno. Infine lo studio mostra una maggiore prevalenza del dolore neuropatico in pazienti con dolore cronico rispetto a quello acuto, confermando che l’instaurarsi di un processo neuropatico sia associato ad una cronicizzazione della sintomatologia.
In conclusione la lombalgia rappresenta una complessa condizione patologica che coinvolge la componente somatica, psicologica e sociale. L’inquadramento fisiopatologico effettuato mediante un corretto approccio clinico e mediante l’utilizzo di scale, risulta pertanto fondamentale per la formulazione della terapia con lo scopo di migliorare la sintomatologica clinica del paziente ed evitare la cronicizzazione.
Dottor Marco Paoletta

Condividi questo articolo
NEWSLETTER
Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal mondo SI-GUIDA!
Sede legale: Piazza San Uomobono, 30 – 56126 Pisa
Presidente: Alberto Migliore
Vice Presidente: Giuseppina C. Resmini
Segreteria Organizzativa
Piazza San Uomobono, 30 – 56126 Pisa
Tel.: +39 050 598808 / 541402
Fax: +39 050 0987825
Email: segreteria@si-guida.it
www.aicgroup.it