Il dolore muscolo scheletrico cronico grava su un italiano ogni 4, in pratica il 25% dell’intera popolazione nazionale.

I dolori dell’apparato locomotore  rappresentano oltre il 60% delle richieste di consulto al medico di medicina generale. La Società Italiana G.U.I.D.A è stata costituita per dare concretezza alla legge 38/2010 con la realizzazione di linee guida e percorsi diagnostici assistenziali per il dolore cronico muscolo scheletrico e l’algodistrofia.

Non si tratta  però dell’ennesima società scientifica, con fini corporativi o superspecialistici, ma di un deciso  cambio di paradigma, per gestire al meglio un tema di rilevanza nazionale. Non si deve più considerare il dolore muscolo scheletrico cronico solo come sintomo, ma esso va’ considerato come  una patologia da diagnosticare con scale di valutazione validate e condivise, da trattare con appropriatezza, secondo percorsi diagnostico terapeutici definiti con team multidisciplinari, per garantire al paziente il ritorno ad uno stato positivo in termini di qualità di vita, con la normale ripresa delle attività lavorative e sociali.

Questa scelta è ampliamente giustificata anche dalla modificazione delle richieste di intervento in questo ambito. Infatti sono in netto aumento pazienti con patologie degenerative e lesioni strutturali sempre più importanti, pazienti con comorbilità e in trattamento polifarmacologico e, soprattutto, con distribuzione polidistrettuale dei sintomi, talvolta secondari a patologie diverse.  A ciò si possono aggiungere anche emergenti fattori sociali e gestionali, con l’incidenza delle  turbe cognitive o le problematiche socio-assistenziali.  Per contro  si assiste a un aumento dell’offerta sanitaria meramente indirizzata al dolore come sintomo con ridotta attenzione a un vero percorso di “diagnosi e cura”, che rappresenta invece l’obiettivo prioritario di una società come SI- G.U.I.D.A. La difesa dell’approccio specialistico interdisciplinare alle patologie dell’apparato locomotore, l’enfasi su una visione globale del paziente, l’importanza di un approccio “narrativo”, l’efficacia di un  recupero delle disabilità secondarie devono essere sempre più valorizzate e perseguite.

Stante queste premesse, SI – G.U.I.D.A. è stata impostata sin dall’inizio per favorirne la componente territoriale. Le sue caratteristiche di società interdisciplinare rendono indispensabile anche  un suo sviluppo “periferico” e decentrato, incentivando ove possibile collaborazioni scientifiche indirizzate a migliorare le conoscenze tra colleghi delle diverse discipline e, soprattutto, l’intervento clinico sul paziente. Solo in questo modo è possibile far crescere la società come contenuti, operatività e numero di iscritti.

A tal fine i delegati regionali dovranno impegnarsi nella diffusione della conoscenza della Società e dei suoi obiettivi.

Nel 2018 sarà loro affidata l’organizzazione di un importante meeting regionale che dovrà rappresentare sia il momento di incontro dei professionisti sia la presentazione degli obiettivi e dei contenuti di SI – G.U.I.D.A. sul territorio, al fine di renderne omogenea l’organizzazione  su tutto il territorio nazionale, sarà preparato un modello di programma comune, che i delegati regionali dovranno poi completare con le professionalità presenti sul territorio.

Professor Carlo Cisari